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"Informazioni completamente sbagliate". Massimo Moratti prima smentisce l'incontro con Gian Piero Gasperini, poi, di fatto, ammette la stretta sull'ex-tecnico del Genoa e dichiara ai cronisti che l'Inter "sta valutando la sua persona". In realtà, il summit è stato positivo: e Gasperini è l'unico a essere stato convocato a Milano per un colloquio. Palla ora nei piedi dei dirigenti nerazzurri: ci sono le condizioni perché arrivi il sospirato "sì".
Moratti ha inoltre confermato l'indicazione di Branca, che ha chiesto ai giornalisti di verificare col presidente che l'Inter "stia lavorando su 3-4 nomi". "E' corretto - ha detto il patron del club campione del mondo - ma attenzione che allora potrei anche richiamare Leonardo, che è ancora sotto contratto con noi". Battuta a cavallo tra l'ironia e un filo di stizza - chissà - verso l'ex-mister brasiliano colpevole in qualche modo di avere messo la Beneamata in questo pasticcio. "Non è che se ne sia andato via - ha detto Moratti - , ha avuto la liberta' di vedere se ci fossero delle possibilita' extra calcistiche perche' quello di allenatore non e' principalmente il suo mestiere. In qualsiasi caso, potrei richiamarlo. Se ci sono le condizioni per questo? Come no"' ha risposto il presidente.
Una provocazione, un depistaggio, nulla più. Intanto Gasperini ha evidentemente colpito favorevolmente la dirigenza nerazzurra, che ha voluto approfondire discorsi già impostati in un primo incontro con il solo Branca. La seconda convocazione, con Moratti presente, può preludere a una scelta vera e propria. Fonti vicine all'allenatore piemontese riferiscono del suo ottimismo, della convinzione (priva di certezze assolute, sia chiaro), che il tutto sfoci nell'approdo ad Appiano Gentile. Si sono attenuate, e non poco, le altre piste: a cominciare da Mihajlovic - che rappresenta l'alternativa fin dall'inizio della crisi tecnica interista - passando da Guus Hiddink e giungendo ai nomi nuovi Quique Flores e Garcia.
Nel frattempo, all'aeroporto di Milano è sbarcato Fabio Capello. Ma purtroppo per Massimo Moratti, è solo un ritorno a casa: non ci sono margini per un contropiede nerazzurro su "Don Fabio". E' tempo di decisioni: e la sensazione è che quella dell'Inter stia finalmente per essere presa.
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